Parlare degli impianti di allarme Roma significa di parlare di alcuni dispositivi cioè in pratica dei sensori di movimento che sono alimentati a batteria e che generalmente una persona potrebbe posizionare in alto per coprire quell’area nella quale le persone e quindi eventuali malintenzionati devono portarsi quando ci sono all’interno.
Questi dispositivi praticamente utilizzano una tecnologia che viene chiamata infrarosso passivo e che serve appunto a rilevare il movimento e questo movimento viene rilevato grazie al calore del corpo
E per andare più nello specifico se parlassimo di un sensore di rottura vetri, che appunto serve a proteggere casa nostra o il nostro negozio, se qualcuno provasse ad entrare e a rompere la finestra in vetri per una portata di circa 25 piedi e rappresentano una buona opzione per quelle case all’interno delle quali ci sono gli animali domestici, che altrimenti potrebbero attivare i sensori di movimento, anche quando non c’è nessuno
Infatti un sensore di contatto può essere anche bypassato dai ladri esperti che riescono a frantumare una finestra e poi si arrampicano per accedere a casa nostra, mentre un sensore di rottura vetri è una buona misura di maggiore sicurezza, maggiore sia per le finestre che per le porte scorrevoli in vetro
Un’altra misura che naturalmente viene presa in considerazione per difendersi perché poi questi sistemi di allarme servono a questo è cioè difendere la propria incolumità e delle proprie persone care e anche difendere la propria proprietà, è quella di mettere delle videocamere di sorveglianza che non sono puramente un’attrezzatura standard e i più comuni includono un campanello con videocamera che utilizzano un cablaggio esistente del campanello, che inviano degli avvisi quando ci sono dei movimenti alla porta di casa nostra o quando qualcuno tocca il campanello
Il tema degli impianti di allarme diventa molto delicato quando si parla di installarle nei posti di lavoro
E poi ci sono anche le classiche telecamere per esterno resistenti alle intemperie che vengono collegati ad una presa interna della casa, o anche una presa esterna ove ci fosse, fermo restando che alcune tra esse potrebbero funzionare anche con la batteria che comunque vanno ricaricate
Come dicevamo nel titolo un problema, poi invece si pone quando si vogliono installare degli impianti di sorveglianza e di allarme soprattutto per quanto riguarda le telecamere di sorveglianza all’interno di un posto di lavoro, perché chiaramente vengono fuori problemi di privacy di chi ci lavora all’interno
Da questo punto di vista si è lo statuto dei lavoratori, in misura minore anche il Jobs Act e anche il garante della privacy hanno messo dei limiti per quanto riguarda la possibilità del datore di lavoro di usare delle telecamere per sorvegliare i dipendenti in un’azienda
Le telecamere appunto possono essere installate solo con delle regole precise e cioè dopo aver trovato un accordo con le sigle sindacali, dopo che sono stati affissi dei cartelli che avvisano i lavoratori e con il fatto che le immagini registrate possono essere conservate solo per 24/48 h.
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